Il gioco d’azzardo legale in Italia ha assunto dimensioni sempre più
rilevanti, anche se ancora non esattamente definite. E’ stato spinto da
massicce campagne pubblicitarie sia nei canali tradizionale che nei
nuovi-media. Il governo centrale nonostante il susseguirsi di partiti e
figure al comando si è dimostrato al quanto “miope”, favorendo
costantemente il gioco d’azzardo con una tassazione sempre più bassa e
aiutando le grandi lobby con un maxi-sconto su un’evasione fiscale di
98mld. In quali altri mercati questo è possibile? Le amministrazioni
locali, che si dimostrano sensibili ai rischi di un’abitudine
consolidata si trovano con un margine di manovra assai ridotto per
regolamentare il gioco e le sue conseguenze.
I rischi colpiscono l’economia delle famiglie, la loro salute ed il
loro equilibrio. E’ evidente che l’impegno in questo senso si traduce in
una lotta “verticale dal basso” dove è importante confrontarsi per
trovare soluzioni significative ed efficaci.
Per questo il Gruppo Dello Zuccherificio ed AdEst assieme ad altre realtà
territoriali suggerisce ai Comuni, due proposte volte al contrasto e alla limitazione delle possibilità di gioco attraverso i canali comunali.
Questo il testo inviato alle amministrazioni comunali:
Il gioco legale si estende in diverse forme, una delle più
insidiose riguarda la possibilità di giocare on-line, canale
preferenziale per le persone che preferiscono giocare in anonimato, in
ogni momento e in ogni luogo. Nel 2012 la spesa complessiva per i giochi
a distanza si stima in circa 749 milioni di euro (dati amms). Le
occasioni di gioco online sono supportate da strumenti tecnologici
sempre più diffusi (smartphone e tablet) ormai a disposizione di 20
milioni di italiani. E’ interessante notare che il gioco on-line sia
tassato allo 0,6% (il pane al 4%, il latte al 8,4%). La pericolosità del
gioco virtuale sta nel fatto che è molto difficile monitorare l’accesso
dei minori e per alcuni giocatori l’assenza di “spazio e tempo” può
essere un fattore incentivante la comparsa di dipendenza.
Inoltre le proposte pubblicitarie di gioco d’azzardo,
strategicamente elaborate, da esperti di marketing hanno caratteristiche
di forte impatto emotivo per i giocatori. Hanno un ruolo fondamentale
nel proporre il “consumo” di giochi. Al loro interno sono presenti
messaggi dal contenuto ambiguo, che poggiano sul sogno di una vincita
facile che ti cambia la vita, non spiegando che le reali probabilità che
questo accada sono scarsissime.
Una effettiva azione
di contrasto e tutela dei cittadini consiste nel limitare la pubblicità e
le possibilità di gioco attraverso i canali comunali. Per questo chiediamo:
• divieto di scommettere e giocare on-line tramite la wireless pubblica
messa a disposizione dal Comune. Proposta lanciata dalla dott.ssa
Chiara Pracucci esperta proprio di dipendenza da gioco e da tempo in
prima linea contro l’azzardo.
• divieto di pubblicizzare sale da gioco o altre forme di gioco d’azzardo nelle “affissioni comunali” (divieto già inserito nei regolamenti di alcuni Comuni come Vicenza)
Tale azione diventerebbe un segnale concreto e si inserirebbe nelle iniziative incisive nella lotta a questo fenomeno.
Cliccando http://gruppodellozuccherificio.files.wordpress.com/2014/01/due-proposte-contro-il-gioco-dazzardo-2.pdf potete scaricare grauitamente il pdf della proposta.
- Gruppo Dello Zuccherificio - AdEst
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